SAN GIOVANNI DELLA CROCE
1542 - 1591
Dottore della Chiesa
Padre Riformatore dei Carmelitani Scalzi
Patrono della Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi
Solennità, 14 dicembre
La nascita
S. Giovanni della Croce, universalmente conosciuto come “Dottore mistico”, nacque nel 1542 a Fontiveros, una cittadina della Castiglia. Già la tenera vicenda umana dei suoi genitori fu per Giovanni quasi un presagio: il papà, Gonzalo de Yepes, di nobile origine toledana, aveva sposato, contro la volontà dei suoi ricchi parenti, Caterina Alvarez, una povera tessitrice, di cui s’era innamorato.
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Per commemorare l'odierno anniversario della canonizzazione (27 dicembre 1726, sotto Benedetto XIII) del nostro santo padre Giovanni della Croce pubblichiamo un'intervista a P. Antonio Maria Sicari sulla sua "missione" nella Chiesa, già apparsa sul numero 7 di Quaderni Carmelitani (interamente dedicato a questa tematica).
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di P. Miguel Márquez
Cari fratelli e sorelle della grande famiglia del Carmelo Teresiano, sono molto contento di rivolgermi a voi in questi giorni così speciali dell'Avvento, in cammino verso Betlemme, nell'attesa della Vita che si sta tessendo nel grembo di Maria, nel cuore della storia dei nostri giorni e in ognuno di noi. Poiché è ormai prossima anche la festa di San Giovanni della Croce, vorrei fare con voi una duplice riflessione: in primo luogo, vorrei condividere con voi ciò che sto vivendo in questi primi mesi come Generale, offrendovi alcuni punti che illuminano il mio cammino e, spero, possono accompagnare il vostro; in secondo luogo, vi consegno una riflessione su alcune chiavi di lettura della vita del nostro Santo Padre in prospettiva sinodale. Sono solo alcuni appunti, che mi auguro possano stimolare il nostro camminare al passo della Chiesa in questo momento storico.
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di P. Iacopo Iadarola ocd
Oggi 24 giugno, solennità della natività di S. Giovanni Battista, noi carmelitani scalzi non possiamo non ricordare nell'intimo anche la natività del nostro Santo Padre Giovanni della Croce, tradizionalmente ascritta (come è riportato in un'iscrizione presso il fonte battesimale di Fontiveros) al 24 giugno 1542.
Ma anche se non abbiamo la certezza storica sulla data di nascita del nostro Giovanni, è certo che il santo riformatore del Carmelo si trovò ad ereditare dal santo Precursore non soltanto il nome ma anche il rigore ascetico: "Lui deve crescere, io invece diminuire" esclama S. Giovanni Battista (Gv 3,30) - "Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente" fa eco S. Giovanni della Croce.
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di P. Iacopo Iadarola ocd
Letture liturgiche: Gn 22,1-2.9.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31-34; Mc 9,2-10
Mc 9,2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7 Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». 8 E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. 10 Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
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di P. José Vicente Rodríguez ocd
Anche santa Teresa di Gesù e san Giovanni della Croce durante la loro vita hanno dovuto fare i conti con il dramma di una pandemia, il «catarro universale» del 1580. La Santa ne fu minata nella salute, fino alla morte due anni dopo. Il Santo, al tempo fondatore e rettore del collegio carmelitano della città universitaria di Baeza, in Andalusia (1579-1582), prodigò ogni cura agli ammalati a lui affidati. Intanto in quel 1580 a Medina del Campo, in Castiglia, egli perse la madre, Caterina Álvarez, vittima di un’epidemia d’influenza che fu forse per la prima volta a diffusione globale. Per commemorare la canonizzazione del padre del Carmelo riformato (27 dicembre 1726) proponiamo alcune pagine che ci fanno intravedere in quella circostanza la sua grandissima umanità.
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