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di fra' Benedetto Moser

Con gioia grande annunciamo che sabato 18 maggio, alle ore 11.15, nel santuario del nostro convento di Trento, ha iniziato il noviziato nostro fratello fra’ Vasyl Heorhiychuk, ricevendo il santo abito e il nome religioso “fra’ Vasyl della Sacra Famiglia”.

La cerimonia religiosa si è svolta - come da norma per questo evento - a porte chiuse, quindi con la partecipazione dei soli confratelli. Il rito è stato inserito all’interno della Messa, presieduta dal padre provinciale, padre Giuseppe Pozzobon.

di p. Giuseppe Furioni

jeanneIl 21 ottobre 1997, papa Giovanni Paolo II, a conclusione dell’Angelus dopo la proclamazione di S. Teresa di G.B. Dottore della Chiesa, si rivolgeva ai fedeli francesi con queste parole: «Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, e in particolare quelli provenienti dalla regione di Lisieux, dove visse Santa Teresa del Bambino Gesù.

da Francesco Novo, artista “veneziano”.
Seconda puntata: Brescia

di p. Ermanno Barucco, ocd

Una storia familiare riscoperta…

L’anno scorso, il 29 marzo 2023, per il centenario della beatificazione di santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, è stato esposto nuovamente nella chiesa degli Scalzi a Venezia il dipinto “Ritratto in ovale” realizzato nel 1924 dal pittore veneziano Francesco Novo, che riprese il famoso Ritratto realizzato da Celina, sorella pittrice di Teresa e anche lei Carmelitana Scalza col nome di Suor Genoveffa di santa Teresa (in seguito, del Volto Santo). Le informazioni sul pittore ci erano state comunicate dalla pronipote Maria Rizzo, veneziana. Dalla pubblicazione in internet di alcuni tratti relativi a questo dipinto di Teresina e del suo autore, Francesco Novo, si è messo in moto un processo di memoria familiare molto particolare e curioso.

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A cura della Redazione di Vies Consacrées (Vite consacrate)

Domande di Sr. Noëlle Hausman s.c.m.
Traduzione di P. G. B.

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Padre Stefano, tu fai parte della provincia dei Carmelitani di Venezia, presente in Belgio da trent’anni, per sostituire la comunità dei Carmelitani impegnati nel servizio della chiesa dei Carmelitani a Bruxelles. Cosa significa essere carmelitano oggi, in una piccola fraternità collocata al cuore di una capitale europea? Come trasmettere la ricchezza del patrimonio del Carmelo?

Per rispondere a questa domanda mi servo di una o due immagini. La prima, la porto in me da quando sono arrivato qui e che ho condiviso alla prima riunione della nostra comunità.

(Articolo di Beatrice Branca, pubblicato sul Corriere del Trentino)

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Don Angelo ha donato tutti i suoi averi al Centro di Aiuto alla Vita di Trento e sostiene mamme in difficoltà. Sulla scelta di lasciare il camice: «Sentivo una forte presenza di Dio in me, quasi paragonabile a una gravidanza»

Una vita dedita alla cura del prossimo. Prima del corpo come cardiologo e poi dell’anima come sacerdote carmelitano. Padre Angelo Del Favero ha 75 anni e ha già vissuto due vite. Negli anni Ottanta ha infatti detto addio alla sua vita da medico e rotto il suo fidanzamento per donarsi completamente a Dio. Figlio dell’imprenditore Ito Del Favero, proprietario della ditta di costruzioni Codelfa, è sempre stato, come si definisce lui stesso, «un ragazzo dall’indole religiosa».

Su alcune immagini dipinte da santa Teresa di Gesù bambino del Volto Santo o da sua sorella Celina, suor Genoveffa di Santa Teresa (del Volto Santo), compare la scritta: “Jésus, / qui vous a fait si petit ? / _l’amour.” (1894); “Jésus, qui vous a fait si Petit ? __L’Amour !...” (1896-1897), «Gesù, chi ti ha fatto così Piccolo? L’Amore!...».

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Nel 1894 si tratta di una piccola miniatura che rappresenta Santa Teresa d’Avila con il bambino Gesù nella famosa scena in cui la Grande Teresa dice al bambino: “Io sono Teresa di Gesù” e Gesù bambino dice “Io sono Gesù di Teresa”. Scena e parole molto amate dalla piccola Teresa di Lisieux. Questa immagine è stata regalata a Celina per il suoi 25 anni il 26 aprile 1894, con la seguente scritta sulla busta: «Piccola immagine / dipinta dalla / piccola Teresa / per i 25 anni / della piccola Celina / col permesso della / Piccola Madre Priora». Celina accudisce il padre Luigi malato, che morirà di lì a breve, il 29 luglio.