SANTA TERESA DI GESÙ
1515 - 1582
Dottore della Chiesa
Madre Riformatrice dei Carmelitani Scalzi
Solennità, 15 ottobre
Nascita
Teresa di Gesù (de Cepeda y Ahumada), nata in Avila (Spagna) nel 1515 e morta ad Alba de Tormes nel 1582, è universalmente riconosciuta come Maestra di dottrina e di esperienza spirituale, al punto che è stata la prima donna della storia alla quale è stato riconosciuto (da Paolo VI, nel 1970) il titolo di Dottore della Chiesa. Ella stessa ci ha lasciato il racconto della sua vita, ma l’ha narrata come storia di un “incontro d’amore” tra lei e Cristo.
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Siamo lieti di ricordare oggi l'anniversario del conferimento del titolo di Dottore della Chiesa alla nostra Santa Madre Teresa di Gesù, avvenuto tramite la lettera apostolica di Paolo VI Multiformis sapientia Dei del 27 settembre 1970. E' difficile rendersi conto oggi di quanto allora questo conferimento fosse fuori dagli schemi, se non si considera che Teresa fu la prima donna in assoluto nella Storia della Chiesa a ricevere tale titolo, sprovvista di studi teologici e dopo quasi 400 anni dalla sua morte, mentre in vita era stata addirittura sospettata di eresia (come ha da poco ricordato il Santo Padre Francesco nella sua bella omelia del 21 settembre); ciononostante nel corso dei secoli il suo insegnamento avrebbe avuto una risonanza tale nella Chiesa da farla riconoscere subito e costantemente, anche se non canonicamente ancora, come maestra e "madre degli spirituali" (titolo posto sotto la sua statua nella basilica vaticana di S. Pietro).
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a cura di Santiago Riopérez y Milá
Fin dall'inizio della sua carriera letteraria, lo scrittore spagnolo José Augusto Martínez Ruiz, in arte "Azorín" (1873-1967), si interessò vivamente della vita e dell'opera di Santa Teresa di Gesù. Da giovane acquistò in un negozio di oggetti antichi la prima edizione dell'epistolario della Santa, pubblicato in due volumi a Saragozza nel 1658.
Uno dei primi articoli che Azorín pubblicò nel 1896 a Madrid, dopo esservi giunto da Valencia, apparve sul giornale Madrid Cómico, intitolato "Sugli itinerari di Santa Teresa". Da allora, lungo tutta la sua feconda ed estesa creazione artistica, il tema della monaca castigliana appare inizialmente sotto forma di semplice citazione, poi in un dettagliato e minuzioso articolo, fino a costituire il fulcro di uno dei suoi romanzi più squisiti e analitici.
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di P. Aldino Cazzago ocd
Dopo aver illustrato in un precedente articolo la nascita del culto mariano nei primi secoli della storia dell’Ordine Carmelitano (XIII-XV), ci soffermiamo ora a delineare il legame spirituale tra due grandi sante carmelitane e la Vergine Maria.
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di F. Iacopo Iadarola ocd
Non posso non provare simpatia per l'ultima uscita dei Mienmiuaif, band musicale di marito e moglie di cui abbiamo già parlato e chi si spiega qui in cinque punti. Da allora si stan facendo sempre più strada, chiamati da ultimo a Radio Maria per delle puntate mensili in cui testimoniano il loro amore matrimoniale a suon di canzoni da loro composte. Era naturale quindi che ne nascesse anche un minialbum, che ha da poco visto la luce: "Quando saremo piccoli".
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di P. Stefano Conotter ocd
C’è un breve scritto di Teresa che è pieno di fresco umorismo a dispetto del suo strano titolo: il Vejamen (l’Offesa, dal verbo latino vexare). In esso Teresa risponde alla richiesta del vescovo di Avila di scrivere un giudizio sui testi dei suoi amici, che cercavano di spiegare il significato delle parole interiori udite dal Signore: “Cercati in Me”.
In questo testo Teresa scrive affettuosamente a proposito della spiegazione data da Giovanni della Croce: “La sua risposta contiene una dottrina così eccellente che servirebbe a meraviglia per chi volesse fare gli esercizi della Compagnia di Gesù, ma qui è fuor di luogo… Dio mi liberi da gente così spirituale che vuol ridurre ogni cosa, a proposito o a sproposito, alla contemplazione perfetta! Tuttavia bisogna essergli riconoscenti per averci così bene spiegato ciò che mai gli abbiamo chiesto”. Ancora più simpatico è quello che scrive dell’amato fratello Lorenzo: “Ha detto di più di quanto sapeva, e in grazia del buon umore che ci ha procurato, gli perdoniamo volentieri la poca umiltà d’essersi messo in cose così alte, come lui stesso ne conviene nella sua risposta…”
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Il nuovo Dizionario di Santa Teresa (a cura delle Edizioni OCD dei Padri Carmelitani Scalzi) si inserisce come strumento utilissimo di studio e di approfondimento della sua dottrina ed esperienza. Teresa d’Avila ha conosciuto i limiti e le debolezze dell’umanità, le contraddizioni e i rischi del cammino spirituale, le profondità del proprio “castello interiore”, abitato e illuminato dalla presenza divina, i vertici della vita mistica, la concretezza e la fatica del quotidiano. Ha vissuto con una profonda lacerazione interiore gli eventi della riforma protestante e della divisione della Chiesa, come pure due modi contrapposti di vivere la vocazione claustrale: alla ricerca di se stessi e del mondo, oppure in un cammino ascetico e mistico di ricerca di Dio.
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