SANTI CONIUGI MARTIN

ZÉLIE GUÉRIN (1831 - 1877)
LOUIS MARTIN (1823 - 1894)

Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino

Memoria facoltativa, 12 luglio

famigliamartiniconatriesteIcona della famiglia, al completo, di S. Teresa di Lisieux (Chiesa dei Padri Carmelitani di Trieste)

Luigi e Zelia sono stati dichiarati Venerabili durante l'Anno Internazionale della Famiglia (1994), sono stati beatificati nel 2008 e canonizzati nel 2015: come giorno della loro ricorrenza liturgica è stato scelto il 12 luglio, anniversario del loro matrimonio.

SANT'ELIA

Profeta

Festa, 20 luglio

thumb Elias041Jusepe de Ribera, Profeta EliaAl tempo dell'esilio babilonese (586-538 a.C.) un ignoto Autore decise di mettere per iscritto certi antichi racconti sul profeta Elia, perché servissero come insegnamento e conforto agli esiliati.

Elia fu sacerdote e profeta, nato a Galaad, ad est del Giordano, nel Regno del Nord d'Israele, e visse nel secolo IX a.C., al tempo di Re Acab (874-853 a.C.). La moglie del re, Gezabele, era una principessa fenicia, figlia del Re di Tiro. Acab l'aveva sposata per sancire una alleanza con i potenti signori del mare, quali erano allora i re fenici nella regione costiera dell'attuale Libano. Fare alleanza con loro, voleva anche dire mescolare i culti e le usanze religiose tra i due popoli. Gezabele poi aveva una personalità testarda e irriducibile: non solo voleva continuare a onorare i suoi dei, ma pretendeva imporli anche ai suoi nuovi sudditi israeliti. A questo scopo aveva fatto erigere un tempio in onore dei suoi di Baal e Astarte, proprio a Samaria, la capitale d'Israele.

BEATE MARTIRI DI COMPIÈGNE
(BEATE TERESA DI S. AGOSTINO E CONSORELLE)

† 1794

Memoria, 17 luglio
 

Our Lady of Mount Carmel Church Quidenham Norfolk - Windows - geograph.org.uk - 1084822


Le martiri di Compiègne sono sedici monache carmelitane uccise durante la Rivoluzione Francese. La famosa «Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo» fu promulgata il 26 agosto 1789; pochi mesi dopo giunse puntualmente la proibizione di emettere i voti religiosi (in nome della libertà individuale), e la soppressione degli Ordini religiosi, a cominciare da quelli contemplativi. Il teorema era semplice: non può essere libero chi si rinchiude in un convento e si vincola con dei voti; se qualcuno lo fa, è segno che è stato costretto. Compito della ragione (e della Nazione) è restituirgli la Libertà. 

Fu allora che le priore di tre monasteri carmelitani, a nome di tutti gli altri, inviarono all'Assemblea Nazionale un «indirizzo» in cui si legge:

«Alla base dei nostri voti c'è la libertà più grande; nelle nostre case regna la più perfetta uguaglianza; noi qui non conosciamo né ricchi, né nobili. Nel mondo si ama dire che i monasteri rinchiudono vittime consumate lentamente dai rimorsi; ma noi confessiamo davanti a Dio che, se c'è sulla terra la felicità, noi siamo felici».

BEATO FRANCESCO DI GESÙ MARIA GIUSEPPE
(FRANCISCO PALAU Y QUER)

1811 - 1872

Fondatore delle Congregazioni
delle Sorelle Missionarie Carmelitane
e delle Sorelle Missionarie Carmelitane Teresiane

Memoria facoltativa, 7 novembre

thumb B. Francisco PalauB. Francisco PalauFrancesco Palau y Quer nacque nel 1811 ad Aytona, nella diocesi di Lèrida (Catalogna), da una modesta famiglia di contadini. A 14 anni, ospitato e mantenuto da una sorella sposata, poté frequentare come esterno il seminario diocesano, riuscendo poi, col suo impegno, a ottenere una borsa di studio, per esservi accolto come come interno. A 21 anni, però, affascinato dalla figura del Profeta Elia, decise di farsi carmelitano, entrando nel noviziato dell'Ordine a Barcellona, dove professò solennemente nel1833. Era intanto scoppiata una guerra civile: e il convento fu incendiato dai rivoluzionari cosiddetti "liberali" e i religiosi furono costretti all'esclaustrazione.

Per alcuni mesi Francesco si dedicò alla preghiera e ad esperimentare quella vita eremitica, da cui l'Ordine Carmelitano era nato. Poi tornò in famiglia per prepararsi a ricevere l'ordinazione sacerdotale. Continuò comunque nell'eremitismo per i primi due anni di sacerdozio, vivendo in una grotta, in preghiera e penitenza. Quando accettò di dedicarsi anche al ministero della predicazione, si trovò coinvolto senza sua colpa nelle intricate vicende politiche del tempo, al punto che, nel 1840, fu esiliato in Francia, dove dovette restare per circa undici anni.

SANTA TERESA MARGHERITA DEL SACRO CUORE DI GESÙ
(ANNA MARIA REDI)

1747 - 1770

Festa, 1  settembre


L'infanzia

thumb Sacratissimo Cuore di Gesu 2Sacro Cuore di GesùAnna Maria Redi nasce nel 1747 da una nobile famiglia aretina. Il papà, Ignazio, è "Balì" (cioè Gran Maestro) dell'Ordine Militare Cavalleresco di S. Stefano Papa. La madre, Camilla Ballati, è una nobildonna senese: la piccola Anna Maria sente la mamma un po' troppo estranea, soprattutto quando la vede incline a una vita spensierata e salottiera, anche se è una donna cagionevole di salute. Anna Maria ha invece una vera passione per il papà, giovane uomo di ventisette anni, con il quale ha una profonda e spirituale sintonia; non solo perché egli accondiscende ai suoi giochi e si prende cura della sua educazione, ma soprattutto perché egli risponde sempre alle sue innumerevoli domande su Dio e sul mondo degli angeli. Fu il papà a insegnarle a pregare, a spiegarle la sacra dottrina, a farle gustare i sacramenti, a farle amare la natura e i messaggi che da essa promanano. 

Ma c'è di più. La casa di Ignazio Redi si era aperta alla devozione del Sacro Cuore, proclamata alcuni decenni prima dalla monaca visitandina Margherita Maria Alacocque che diceva d'aver avuto una particolare rivelazione. Allora la Chiesa non si era ancora espressa (la beatificazione della monaca visitandina sarebbe avvenuta un secolo dopo): la festa che oggi si celebra con tanto affetto sarà estesa al mondo intero solo nel 1856. Il cuoricino che la piccola aveva era tutto pieno dell'amore per suo padre, e il papà le diceva che il cuore di Dio era ancora più paterno e più affettuoso del suo, e glielo faceva esperimentare. «Lo sa bene Gesù – dirà più tardi Anna Maria al suo confessore – che io fin da piccina non ho mai voluto altro che piacere a Lui e farmi santa».

sveti rafael kalinowski 2

SAN RAFFAELE DI SAN GIUSEPPE

(JOSEF KALINOWSKI)

1835 - 1907

Memoria, 19 novembre

Contesto storico

Quando Giuseppe (Josef) Kalinowski nel 1835 viene al mondo – a Vilna (oggi Vilnius), da un'antica e nobile famiglia polacca – la Polonia da circa quarant'anni non esiste più sulla carta geografica; i potenti di turno se la sono spartita: l'82% alla Russia, il 10% all'Austria e l'8% alla Prussia; e così sarà fino al 1918, quando nuove e ancor più gravi sventure si andranno già profilando all'orizzonte. In quegli anni la russificazione procede spietata, a marce forzate: gli zar sanno che per distruggere e asservire il popolo polacco, oltre alla forza militare e al dissanguamento economico, bisogna espropriarlo della sua cultura e della sua fede.