Oggi, secondo il Martirologio romano (edizione ufficiale del 2004), ricorre la memoria del beato Brocardo, rievocato con queste parole: "Sul monte Carmelo in Palestina presso la fonte di Elia, beato Brocardo, priore degli eremiti ai quali sant’Alberto, vescovo di Gerusalemme, diede come regola di vita che meditassero giorno e notte la legge del Signore e fossero vigili nella preghiera".
Il beato Brocardo è venerato tra i santi fondatori Carmelitani. Sant’Alberto di Gerusalemme, nell’intestazione della Regola “Primitiva” dell’ordine della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, consegnata ai carmelitani fra gli anni 1206 e 1214, indica come destinatari del documento “B. e gli altri eremiti che sotto la sua obbedienza dimorano sul monte Carmelo, presso la fonte [di Elia]”. L’abbreviazione B. col passare degli anni è stata interpretata come Brocardo. Del Beato Brocardo si hanno pochi elementi storici. È nota, alla sua morte, la sepoltura sul Monte Carmelo. Scrittori carmelitani del sec. XV tramandano alcuni episodi riguardo la sua vita, come la provenienza da Gerusalemme, la legazione al sultano di Damasco, la guarigione dalla lebbra e il battesimo del vice sultano d’Egitto nel fiume Giordano. Questi autori inoltre lo indicano come successore di Bertoldo di Malefaida alla guida della comunità degli eremiti del Carmelo. Il culto del Beato Brocardo è stato introdotto dal capitolo generale dell’Ordine dei carmelitani nel 1564. Brocardo è generalmente rappresentato con la regola in mano, in abito carmelitano, talvolta con la cappa originaria a strisce bianche e nere orizzontali.