Segnaliamo l'uscita in libreria di una simpatica raccolta di brevi presentazioni di santi "ribelli" (fra cui si annoverano numerosi carmelitani e carmelitane: Elia, Teresa di Gesù, Giovanni della Croce, Teresa di Gesù Bambino, Kinga della Trasfigurazione: giovane monaca ungherese morta nel 2009 e di cui è imminente la pubblicazione in Italia del diario per le edizioni OCD). Dall'introduzione del curatore Giuseppe Signorin:
Underground è una pubblicazione annuale collettanea realizzata da appassionati e rivolta ad appassionati, ma anche a persone semplicemente curiose, che magari hanno voglia di essere contagiate dalle nostre passioni. Nasce con l’obiettivo di proporre un’alternativa culturale fondata sulla radicalità del messaggio cristiano. Questo primo volume raccoglie testi di vario genere e lunghezza sulle vere personalità “underground” della storia: i santi. Sono loro i “ribelli”, quelli che vanno controcorrente. Come dice san Paolo: «Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,2).
Il libro è volutamente un collage di materiale molto eterogeneo – ci sono biografie, saggi, riflessioni, racconti, sogni, prose poetiche, filosofiche... Non aspettatevi i soliti scritti agiografici, ma una serie di ritratti, come se fossero degli scatti fotografici in cui ogni autore ci propone una sua personalissima angolatura. Si può fotografare solo qualcosa che si vede, che ci è vicino. Tutti i santi presenti in questa raccolta sono santi che gli autori sentono vicini e per questo motivo ne restituiscono un’immagine originale, unica. Ogni persona è unica, ogni santo è unico. Abbiamo cercato di mettere insieme santi diversi tra loro per età, provenienza, periodo storico, vocazione. Alcuni sono canonizzati, altri semplici testimoni. Nella Chiesa c’è posto per tutti. Tutti possono diventare santi. La stessa logica è stata adottata nella scelta degli autori: ci sono narratori, giornalisti, saggisti, professori, blogger, giovani alle prime armi con la scrittura. I santi parlano a tutti. Chiunque, se innamorato di un santo, ne può parlare. È questo rapporto vivo che ci interessa. Le storie dei santi non sono storie vuote, una serie di eventi da memorizzare, ma storie vive che agiscono nelle nostre vite.
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