di P. Stefano Pasini ocd
Per celebrare il quinto centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila, riformatrice del nostro Ordine Carmelitano, la Provincia Veneta nel confratello P. Fabio Pistillo ha organizzato un breve ma intenso pellegrinaggio (dal 15 al 19 giugno) presso alcuni luoghi teresiani. Siamo partiti dall’aeroporto di Bologna in nove confratelli provenienti da alcuni conventi della Provincia. Sono stati giorni da ricordare e densi di appuntamenti.
Siamo arrivati alla casa natale di Santa Teresa di Gesù, trasformata in casa di accoglienza la sera del 15, dove abbiamo sempre pernottato. L’indomani, dopo aver consumato una abbondante colazione in loco, ci siamo recati al convento dell’Incarnazione seguendo una visita guidata. Si è valorizzata l’opportunità di visitare in giornata, nella proposta annuale «Le età dell’uomo», una mostra dislocata in tre siti: il Monastero de Nuestra Señora de Gracia – dove Teresa trascorse la sua adolescenza –, la Chiesa di San Giovanni e la Capilla di Mosén Rubí) dedicate quest’anno alla nostra Santa Madre Teresa. Beh! La maggior parte del materiale esposto è stato dato a prestito dai vari monasteri teresiani: dei veri e propri tesori.
Il giorno 17 abbiamo proseguito in mattinata con Alba de Tormes, dove morì la Santa Madre. Abbiamo celebrato la Santa Messa presso il convento dell’Annunziata e visitato il Museo annesso. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Salamanca, dove con la guida abbiamo visitato la Casa di Santa Teresa (la prima sede del monastero carmelitano e considerato ora bene del patrimonio storico spagnolo). Quindi abbiamo proseguito con la visita alla Plaza Mayor, l’Università, la Casa de las Conchas, la Cattedrale e il Convento di Santo Stefano (dove è conservato il confessionale usato dalla Santa). L’ultimo giorno, dopo aver concelebrato la Santa Messa al monastero di San Josè, siamo partiti alla volta di Segovia: visita al romitorio di San Giovanni della Croce e quindi accompagnati dalla guida turistica ci siamo recati al centro di Segovia, dove abbiamo ammirato l’acquedotto romano e alcune chiese particolarmente significative.
Siamo rientrati venerdì 19, riconoscenti per la grazia dell’esperienza vissuta. E soprattutto grati a P. Fabio Pistillo per essersi adoperato ad organizzare ed animare egregiamente il pellegrinaggio come l’esperienza spirituale.