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Questa la seconda lettura della liturgia della Messa di domenica scorsa 15 novembre: "Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: "C'è pace e sicurezza!", allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro" (1Ts 5,1-4). Lettura che certo è risuonata in una maniera del tutto singolare per i nostri confratelli in Roma. 

di P. Rosario Bologna ocd

Nell’ambito del percorso di Scuola di Cristianesimo che gli studenti del Movimento Ecclesiale Carmelitano stanno affrontando - che ha come titolo “Dimmi che vuoi da me, Signore?” e come tema la riscoperta della preghiera, dell’Eucarestia e della Confessione come luoghi in cui comprendere il Disegno di Dio sull’uomo-, abbiamo invitato per un confronto online il presidente del Mec Gabriele Tomasoni, primario del reparto di anestesia e rianimazione del Civile di Brescia, e Renato Turrini, gastroenterologo presso l’ospedale di Iseo, divenuto centro COVID.

di P. Aldino Cazzago ocd

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Il 22 ottobre 1978 con la celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica di San Pietro Giovanni Paolo II iniziava ufficialmente il suo ministero petrino. Da pochi giorni, il 16 ottobre per l’esattezza, i cardinali lo avevano scelto come successore di Giovanni Paolo I. Durante l’omelia egli pronunciò una delle frasi che riletta ora deve essere valutata come uno dei capisaldi di tutto il suo lungo pontificato. Con voce potente e squillante lesse, scandendole bene, le seguenti parole: «Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà! […]. Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo  sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!».

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Segnaliamo la recente pubblicazione (Mindfulness. Un'opportunità per i cristiani? Edizioni Ares) del nostro P. Iacopo Iadarola ocd su un fenomeno sempre più dilagante in scuole, ospedali, aziende, conventi e parrocchie. Di fronte al suo diffondersi anche in àmbito ecclesiale, fra Iacopo si è chiesto se sia opportuno integrare tale pratica meditativa di origine buddhista nella vita e nella preghiera cristiana.

di P. Fabio Roana ocd

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È accaduto qualcosa di straordinario in mezzo a noi il pomeriggio di sabato 19 settembre 2020 presso la basilica di Santa Teresa di Gesù Bambino a Tombetta (Verona). Non dovremmo mai perdere il senso di un dono messo nelle nostre mani ma che ci supera infinitamente. E questo è il bello: esso è molto più grande di quanto potremmo fabbricare da noi stessi. Il dono è venuto dall’Alto e le mani che lo hanno ricevuto per tutti nella forma dell’unzione sacerdotale sono quelle di fra Iacopo di Maria Bambina (al secolo Iadarola).

Annunciamo con gioia che sabato 19 settembre alle ore 16:30, nella Basilica di S. Teresa di Gesù Bambino a Verona, F. Iacopo di Maria Bambina (Iadarola) sarà ordinato sacerdote. P. Iacopo celebrerà le sue prime messe nella Basilica di S. Teresa domenica 20 settembre alle ore 10:30 e nella sua parrocchia di origine, a Velletri (RM), sabato 26 settembre alle 18:30.

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da La Stampa - Vatican Insider

di F. Iacopo Iadarola ocd

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L’emergenza creata dal Covid-19 ha fatto affiorare la dolorosa necessità di rivedere le nostre abitudini in ogni campo dell’esistenza, comprese le nostre abitudini liturgiche. Lo scambio della pace durante la celebrazione eucaristica, ad esempio, in base agli accordi presi tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo Italiano, è stato sospeso; così come la possibilità di segnarsi con l’acqua benedetta all’ingresso in Chiesa e di ricevere la Comunione sulla lingua.

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di F. Francesco Conte ocd

Domenica 6 settembre la nostra famiglia religiosa si è riunita nel Santuario Madonna delle Laste di Trento per condividere la prima professione dei voti di castità, povertà e obbedienza dei novizi, fra Lorenzo dell’Annunciazione e fra Benedetto dell’Incarnazione. Nonostante le limitazioni legate alla pandemia, la celebrazione è stata molto sentita e partecipata, anche grazie alla presenza dei due cori, che hanno animato la liturgia, e di un buon numero di confratelli, cha hanno concelebrato insieme al padre provinciale Fabio Silvestri; il cielo sereno ha permesso che anche sul sagrato alcuni fedeli potessero partecipare alla Santa Messa.

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Segnaliamo ai nostri lettori due articoli recentemente pubblicati inerenti a due realtà della nostra provincia veneta, il convento di Bruxelles e il monastero di Venezia: utili  contributi per riflettere in maniera complementare sulla clausura e sull'apertura che caratterizzano il nostro carisma religioso.