Da una «nota» di P. Leopoldo Beccaro, sacerdote:
Lottò giorno e notte contro la diffusione dello scisma. Oggi, martedì 3 gennaio 1871, alle 7.15 del mattino, è morto il Padre Ciriaco Elia della santa Famiglia dopo una vita di luminosa innocenza. Egli stesso, poco prima di morire, poté attestare di non aver mai perso l’innocenza battesimale e di essersi esercitato nelle più belle virtù, specialmente nella semplicità di cuore, nella fede vivissima, nella tenerissima obbedienza e devozione verso il SS.mo Sacramento, la Beata Vergine Maria e san Giuseppe. Sopportò immense fatiche per il bene della cristianità del Malabar, specialmente al tempo dello scisma (del vescovo) Rocco. In questa circostanza venne nominato Vicario generale dei Siro-malabaresi e dimostrò la sua straordinaria devozione e fedeltà alla Santa Sede. Lottò giorno e notte per arrestare l’espandersi dello scisma; e così poté salvare da esso almeno una quarantina di comunità parrocchiali. Per questo il Santo Padre Pio IX gli indirizzò un Breve di compiacenza e lode. Fu il Fondatore e il primo Priore dei Terziari Carmelitani Scalzi nel Malabar. Fondò pure una congregazione femminile, superando difficoltà immense. Per il suo culto della virtù, della scienza e soprattutto della profonda conoscenza della lingua siriaca acquistò grande autorevolezza presso tutta la cristianità del Malabar, compresi i Nestoriani e i pagani. Quasi per due mesi sopportò la malattia con spirito di assoluta rassegnazione, anzi con gioia. Si mantenne distaccato dalle cose e dalle persone. Dopo aver ricevuto i santi Sacramenti con rara pietà e in una pace di paradiso, spirò a 65 anni di età compianto da tutti, ma specialmente da me che lo amavo quanto me stesso. Fu sepolto nella chiesa di santa Filomena presso Koonammavu. O anima santa e bella, prega Gesù per me!