Nell'agosto del 1562 Santa Teresa fondò ad Avila, in Spagna, una nuova comunità carmelitana secondo un nuovo stile. Doveva diventare il primo convento di un nuovo Ordine: i Carmelitani Scalzi. Il termine 'scalzi' deriva dalla pratica di indossare sandali.
Teresa ci dice che fonda la sua comunità in modo che le donne possano contribuire alla vita della Chiesa, che, all'epoca, era lacerata dalla Riforma. Le suore erano offrivano la loro vita di preghiera contemplativa e di amicizia con Cristo per l'unità e la santità della Chiesa.
Teresa era consapevole delle contraddizioni della società del suo tempo, che era ossessionata dall'onore e dalla divisione tra gli stati sociali. Voleva un mondo in cui la gente fosse umilmente e autenticamente se stessa, e dove tutti erano uguali. Quando Teresa inizia la sua nuova storia come fondatrice, abbandona il suo nome aristocratico e diventa semplicemente Teresa di Gesù. Per sapere chi è, a lei basta essere identificata dal suo rapporto con Gesù. Teresa vive in un tempo segnato anche da limitazioni nei confronti della donna e dal rifiuto di accettare i suoi doni nei ruoli pubblici.
Così fonda una piccola e poco numerosa comunità di persone tutte eguali per dignità; le loro mansioni sono semplici e vi è tempo solo per la preghiera e la vita contemplativa. La comunità deve essere ben custodita, in modo che le sorelle vengano distratte da cose di poco conto, e in modo da rimanere libere da interferenze esterne verso la loro vita spirituale. Le sorelle sono chiamate ad essere amiche tra di loro e con Cristo, e sono tanto più sante quanto più sono gioiose e socievoli. Infine, lo stile della comunità deve essere semplice e essenziale, e insieme veramente sereno, cordiale e umano.
Gli scritti di Teresa
Teresa era una donna deliziosa, affascinante e spiritosa. Alla lettura dei suoi scritti la sua personalità si riaccende fino a sembrare che ella ci parli oggi. È diventata una scrittrice quando le è stato chiesto di rendere conto di se stessa e ha scritto il Libro della Vita. Ha continuato a scrivere per guidare le sue sorelle carmelitane. Come molti altri libri spirituali in volgare del tempo, le sue opere sono state sottoposte al giudizio dell’Inquisizione. Il suo capolavoro è il Castello Interiore. Questo classico della spiritualità cristiana racconta della bellezza che dimora al centro di ogni persona dove Cristo già abita.
Nuove fondazioni
Quando Teresa sente parlare di milioni di persone dell’America Latina che non hanno ancora ricevuto l’annuncio del Vangelo, il suo cuore si apre a tutto il mondo.
Vuole dare un contributo alla diffusione della fede cristiana, fondando più comunità. Nel 1567 riceve il permesso di fondare nuovi conventi di monache e nuove comunità di frati. Vuole che i frati, vivendo la medesima vita contemplativa, siano sostenuti dalla preghiera delle sorelle, e si adoperino per il lavoro apostolico e missionario.
Nel 1567 conosce un giovane appena ordinato frate, Giovanni della Croce. È deluso e vuole lasciare i Carmelitani. Teresa lo coinvolge per il suo progetto. Dal novembre 1568 inizia una nuova fondazione; porta con sé Giovanni della Croce al convento di Valladolid, in modo che possa imparare dalle suore il nuovo modello di vita carmelitano fatto di preghiera, penitenza e ricreazione. I frati della riforma iniziano a Duruelo. Vivono un'intensa vita fatta di preghiera e gioia, condividono la povertà e l'isolamento della zona e si assumono la responsabilità della cura pastorale delle persone fino a quel momento trascurate.
Una spiritualità per tutti
Spiritualità teresiana non è destinata solo a suore e frati. Attraverso le sue conversazioni ha Teresa ha guidato molti sacerdoti e religiosi e laici a Dio. Suo fratello Lorenzo, dopo il suo ritorno dall'America Latina, vive una vita carmelitana in casa propria e sotto la guida della santa. Giovanni della Croce è diventato un noto direttore spirituale, in grado di condurre molti uomini e donne nella vita spirituale.