Giovanni della Croce, con la sua esperienza, ci invita alla fiducia, a lasciarci purificare da Dio; nella fede intessuta di speranza e di amore, la notte comincia a conoscere “le luci dell’aurora”; si fa luminosa come una notte di Pasqua - “O vere beata nox”, “Oh notte amabile più dell’alba” - e annuncia la risurrezione e la vittoria, la venuta dello Sposo che unisce a sé e trasforma il cristiano: “Amata nell’Amato trasformata”.
(San Giovanni Paolo II, Celebrazione in onore di san Giovanni della Croce, 4 novembre 1982)