“Un viaggio, un’amicizia”, questo il titolo. Niente di più azzeccato per un Grest come il nostro, dove appunto l’amicizia e il rapporto di fiducia e di rispetto reciproci fra animatori (una trentina di ragazzi dai 14 anni in su) si sono rivelati fin da subito fondamentali per l’intrattenimento e l’educazione di circa 130 bambini. A riguardo scrive Pietro – l’organizzatore, venuto apposta da Adro (BS), anch’egli, come il sottoscritto, molto legato al Carmelo Veneto – in una lettera finale rivolta a tutti gli animatori: «Diceva il Servo di Dio Matteo Ricci: “possono prosperare solo le imprese di chi ha degli amici”. Al fianco e vicino. Ecco lo spirito che mi ha permesso di viaggiare con voi. […] Il sorriso ci ha sempre accompagnato, anche nei momenti difficili, di stanchezza, di noia, un sorriso ci ha salvato. Il sorriso di un bambino, di un animatore vicino, di un genitore che ringrazia. Questa è la gioia del nostro “lavoro”, se così possiamo chiamarlo».
In questo clima di gioia e letizia, ma anche di stanchezza e di tensione, a noi animatori e a padre Luca (guida non solo spirituale del Grest) i migliori regali li hanno fatti i bambini, fra questi spicca indubbiamente la messa in scena – come attori e come autori delle scenografie e dei costumi – di un delizioso spettacolino finale che a tutti – genitori e figli – ha donato più di un sincero sorriso.
A “Santa Teresa” ho appreso l’umiltà, ho riscoperto i miei limiti, ho avuto modo – guidato fraternamente – di lavorare ai miei difetti, sì… ma innanzitutto ho reimparato a sorridere. Me l’hanno insegnato i bambini, a loro volta autentici animatori del cuore. E non è cosa da poco. Di nuovo grazie, Santa Teresa. Ci rivediamo l’anno prossimo!
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