Verona Tombetta
BASILICA SANTUARIO DI S. TERESA DI GESÙ BAMBINO
Via Volturno, 1
Orario delle S. Messe • lunedì 7,00 - 16,30 - 18,30 |
Orario per le confessioni
Tutti i giorni (lunedì escluso) dalle 6,45 alle 11,45 e dalle 15,30 alle 19,15 La Cappella del Volto Santo è aperta tutti i giorni dalle 7,00 alle 21,00 Contatti Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito web www.santateresaverona.it |
CENNI STORICI
Nel 1810 il convento veronese dei Carmelitani Scalzi veniva soppresso e trasformato in carcere. Sul finire del secolo l’Ordine pensò di erigere un nuovo convento, ma solo con il Capitolo provinciale del 1900 si decise di dar avvio alla nuova fondazione appena fuori Porta Nuova nei pressi della località chiamata Tombetta. La signora Busti di Verona offrì generosamente un terreno di sua proprietà con la condizione di veder eretto lo chiesa e l’annesso convento.
Nel 1901 avvenne la posa della prima pietra della chiesa. Inizialmente (nel 1905) la chiesa era dedicata alla Sacra Famiglia; in seguito alla canonizzazione di S. Teresa di Gesù Bambino, il santuario sarà dedicato alla piccola carmelitana di Lisieux. Nel 1938 papa Pio XI elevò a Basilica il Santuario di S. Teresa e nel 1967 il Vescovo Carraro costituì in parrocchia la Basilica-Santuario teresiano.
L’originale facciata della chiesa in pietra di Avesa venne sostituita dall’attuale in cotto nei lavori di ristrutturazione del 1968. Il campanile che si erge elegante venne innalzato nel 1954. La porta bronzea centrale rappresenta i temi della piccola via di S. Teresa ed è stata realizzata da don Luciano Carnessali nel 1979.
L’ampia navata è corredata da otto profonde cappelle. L’artistica Via Crucis si compone di marmi locali e bassorilievi con marmo di Carrara. Le porte laterali sono sormontate dalle statue lignee di papa Pio X e Pio XI (che proclamò Teresina santa).
La cappella di S. Teresa del Bambin Gesù venne consacrata dal cardinale carmelitano Adeodato Piazza nel 1941. La zona del presbiterio è anticipata da un arco dipinto con santi carmelitani. Il ciborio fu inaugurato con l’altar maggiore nel 1929. Ideato secondo le linee delle arche scaligere, racchiude il gruppo ligneo monumentale della Sacra Famiglia e Teresina, opera del Moroder.
Il Santuario dispone di sale per l’accoglienza dei pellegrini e di sale per conferenze.
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di P. Ermanno Barucco ocd
Le opere artistiche in terracotta che illustriamo sono state realizzate dal carmelitano scalzo padre Tarcisio Favaro (nato in provincia di Venezia nel 1949) che dal 2014 al 2017 è stato priore della comunità dei padri Carmelitani Scalzi della Basilica di Santa Teresa di Gesù Bambino a Verona. Il mistero dell’Annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria domina la scena, insieme ad altre annunciazioni dell’Antico e del Nuovo Testamento, e queste formelle di terracotta sono state inglobate nella “Cappella del Volto Santo” presso la Basilica.
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di P. Ermanno Barucco ocd
I pellegrini che arrivano a Lisieux ed entrano nella cappella di S. Teresa nella chiesa del monastero dove ella ha vissuto si trovano davanti, al centro, la grande urna con la statua di Teresa distesa che spira d’amore e, in alto, la piccola statua della Vergine del sorriso. Tutto il resto dello spazio è libero, diremmo vuoto (se non fosse per qualche disegno sul pavimento e le vetrate colorate).
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Nel Salmo della liturgia ripetiamo il ritornello: «Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo Volto». Vogliamo meditare alcuni versetti del Salmo per lasciarci saziare contemplando il volto di Dio, il volto di Gesù, il Volto Santo di Gesù nella sua Passione, come amava contemplarlo Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo. Queste parole del Salmo ci aiutano a contemplarlo:
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di P. Ermanno Barucco ocd
A partire dal 1919 le Carmelitane di Lisieux avevano commissionato allo scultore Lucien Alliot un gruppo di statue per l’altare maggiore della chiesa del monastero, gruppo che fu installato nel 1923 in vista della beatificazione. Si tratta della stessa immagine che è stata posta nello stesso anno sullo Stendardo della Beatificazione ma con un’aggiunta.
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di P. Ermanno Barucco ocd
Sullo Stendardo della Beatificazione di Teresa, avvenuta nel 1923, campeggiava in basso la scritta in latino «post meam mortem rosarum imbrem e coelo effundam» («dopo la mia morte farò cadere dal cielo una pioggia di rose»).
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