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Domenica 22 febbraio si è tenuto ad Adro, presso l'auditorium dell'Istituto Madonna della Neve, l'annuale ritiro quaresimale indetto per il Movimento Ecclesiale Carmelitano, a cui hanno partecipato molti Padri della nostra Provincia. Dopo la conferenza mattutina tenuta da P. Fabio Silvestri, nel pomeriggio il P. Provinciale, P. Aldino Cazzago, ha presentato ai partecipanti Anderious Oraha, cristiano iracheno e rifugiato politico nel nostro paese dal 2007. Da allora ha collaborato con varie testate italiane e tenuto varie conferenze per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione in cui è precipitato l'Iraq all'indomani della caduta del regime di Saddam Hussein, con conseguenze particolarmente disastrose per la comunità cristiana di quel paese: sebbene sia fra le comunità cristiane più antiche del mondo, corre attualmente il concretissimo rischio di scomparire, schiacciata dalla furia delle persecuzioni del califfato islamico. E' la cronaca di questi giorni, ma riferita dalla viva voce di chi ha vissuto sulla propria pelle il dolore delle membra lacerate di Cristo in Oriente. Riportiamo qui di seguito un articolo del giornalista G. Reguzzoni, anch'egli presente ad Adro, per una maggiore conoscenza della figura di Anderious e del suo ultimo libro, appena pubblicato, in cui il giornalista iracheno rievoca la propria esperienza.
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Nel corso del Concistorio Ordinario Pubblico che si è tenuto stamane Papa Francesco ha decretato che la monaca carmelitana scalza Miriam Baouardy (1846-1878), in religione Maria di Gesù Crocifisso, sarà iscritta nell'Albo dei Santi domenica 17 maggio 2015. Allo scorso dicembre risale il riconoscimento dell'ultimo miracolo avvenuto per sua intercessione nel 2009.
Rimandiamo a questa pagina per il profilo biografico di questo singolarissimo fiore del Carmelo in Terra Santa.
In attesa della Solenne Messa di Canonizzazione ci lasciamo incantare dalle sue stesse parole, che ce la fanno già chiaramente scorgere nella Beatitudine celeste:
Prendo le ali del mio Salvatore. Vedo che tutta la terra mi chiama beata. Com'è meraviglioso essere tutta tua, o Salvatore. La grandezza del tuo nome riempie il cielo. Ogni creatura lo loda; alla sua presenza tutto giubila.Il mio Salvatore mi ha dato le ali per innalzarmi nell'aria. Vide la mia anima ed ebbe pietà di me. Perciò mi diede le ali. Profondo era l'abisso da cui mi trasse. Da quel giorno io riposo solo sul suo petto. Felicissimo giorno, non aver mai fine! Il Signore mi conduce nella sua patria. Che ne dite, voi abitanti della terra? Egli mi dà ali per innalzarmi. Mi dà innumerevoli fiori e io li spargo sulla strada su cui lo seguo. Mi ha messo fra le mani un cestino di fiori. Tutti i miei amici possono prenderne. Lungo tutto il mio cammino li ho sparsi. Amici e nemici si sono affrettati a raccoglierli. Il Signore mi diede le ali per innalzarmi e mise sulle mie ginocchia un cestino pieno di fiori. Cielo e terra e tutto ciò che in essi si trova sorridevano con un sorriso trasparente.
(Parole trascritte dalle sue consorelle, pubblicate in K. Fleckenstein, Una stella d'Oriente, edizioni OCD, 2003).
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Mercoledì 28 gennaio, alla presenza di numerosi fedeli, degli iscritti alla Scuola di Spiritualità Mistica, P. Aldino Cazzago, Provinciale della Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi, ha inaugurato la mostra su santa Teresa di Gesù. Erano presenti anche il p. Maestro e gli studenti Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure in visita a Venezia. All’inizio la bella esecuzione canora del Poema di Teresa, “Vuestra soy, para vos nací”.
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Pubblicizziamo volentieri Il Corso di formazione per educatori di bambini, organizzato presso la Parrocchia di S. Teresa di Gesù Bambino (Verona) e tenuto dalle educatrici dell'Istituto Notre-Dame de Vie (Venasque - Francia). Durata del corso: 28 febbraio - 1 marzo. Scadenza iscrizioni: 15 febbraio.
Qui la descrizione e il programma del corso.
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di Iacopo Iadarola
Ieri, nell’incontro coi giornalisti che si è tenuto in volo dallo Sri Lanka alle Filippine, Papa Francesco non ha mancato di ribadire il suo amore e la sua devozione per la nostra S. Teresina. Queste la affermazioni rilasciate nella parte finale dell’intervista: “Io ho l’abitudine, quando non so come vanno le cose, di chiedere a Santa Teresina del Bambin Gesù, che se lei prende in mano un problema, una cosa, mi invii una rosa, e lo fa, alcune volte, ma in modo strano. E così ho chiesto anche per questo viaggio che lo prendesse in mano e mi inviasse una rosa, ma invece di una rosa è venuta lei stessa a salutarmi. Grazie a Carolina, grazie tante a Teresina e a voi. Grazie. Buona giornata.” (La Carolina menzionata è Caroline Pigozzi, giornalista e scrittrice francese, che aveva offerto in dono al Pontefice un bassorilievo recante l’effigie di santa Teresina di Lisieux).
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di Iacopo Iadarola
È appena trascorso, il 7 gennaio 2015, il trentesimo anniversario della morte di P.Sergio Sorgon, missionario carmelitano in Madagascar: l’Isola rossa nei cui “fiumi si direbbe che scorre sangue”. Così si era espresso vedendo il paese dall’aereo che lì lo aveva portato nel 1969, insieme ad altri due padri, per impiantare la missione promossa dal Carmelo veneto. Non sapeva che, molto dopo - dopo 16 anni di infaticabile lavoro missionario, di costruzione di scuole e parrocchie in ruoli di alta responsabilità - in quei fiumi avrebbe versato il proprio sangue. Il 7 gennaio 1985 infatti, in circostanze ancore misteriose, sarebbe stato barbaramente ucciso per moventi certamente non irrelati al suo sforzo e al suo impegno appassionato per il riscatto e l’emancipazione del popolo malgascio. A questo riguardo, impiegava spesso il termine "malgascizzazione" per indicare quel lungo e faticoso processo culturale che si auspicava avvenisse per la nazione e per la Chiesa del Madagascar, processo tramite cui il popolo malgascio avrebbe dovuto diventare il protagonista e l'interprete delle propria fede, cultura ed economia - e non un passivo ricettore di istruzioni impartite dall'alto.
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di P. Angelo Lanfranchi ocd
Giovedì 11 dicembre.
La "Salita": uno tra i simboli più potenti nella storia di molte civiltà e in particolare della mistica cristiana. Le radici bibliche sono profonde: Abramo salì sul Moria per sacrificare Isacco, su un'altra Montagna Dio consegnò la Legge a Mosè ed Elia udì l'ordine: "Esci e fermati sul monte, alla presenza del Signore" (1 Re 19,11). Israele conosce da sempre i Salmi "delle Ascensioni" (o graduali – Sal 120-134), da cantare salendo verso Sion – "il monte dove Dio ha posto la sua dimora" – nel grande pellegrinaggio annuale. E ancora: Gesù, come un nuovo Mosè, dapprima sale sul Monte delle Beatitudini e raduna attorno a sé il popolo (Mt 5,1), poi prende con sé i tre Apostoli e sulla vetta del Tabor mostra loro la sua Gloria. Il Monte è il luogo privilegiato dell'incontro con Dio, della rivelazione, della chiamata e delle grandi missioni. Per noi il Monte è soprattutto il Carmelo, con tutto ciò che esso evoca a livello storico e spirituale. È il luogo della nostra "storia d'amore" col Dio vivente. Ci basta evocare qui la Salita del Monte Carmelo di S. Giovanni della Croce, che perfino fratel Alberto Chmielowski – il "San Francesco polacco" amico di S. Raffaele Kalinowski – scelse come libro di formazione per i suoi frati, poveri con i poveri nei dormitori pubblici di Cracovia.
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di P. Ermanno Barucco ocd
Nove meditazioni bibliche trasposte in musica per organo
Sabato 6 dicembre nella chiesa dei padri Carmelitani Scalzi di Bruxelles è stata eseguita l’opera del compositore francese Olivier Messiaen (1908-1992), “La Natività del Signore” (1935), costituita da nove meditazioni per organo della durata complessiva di circa un’ora. Le numerose composizioni di questo fecondo musicista traggono fondamento e ispirazione da un’intensa sensibilità religiosa provenientegli dalla sua fede cattolica e per l’attività svolta per sessant’anni, dal 1931 fino alla morte, di organista a servizio della liturgia nella chiesa della Santa Trinità a Parigi. Il suo essere musicista credente si coniuga con un profondo amore per la natura nel coglierne le voci e i suoni, insieme ad un’ampia conoscenza delle tradizioni musicali di vari popoli. Nel 1988 gli venne conferito il “Premio internazionale Paolo VI” per il ruolo svolto a diffusione della cultura cristiana attraverso la musica.
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di P. Angelo Lanfranchi ocd
Haifa, 20 dicembre 2014.
Giovedì 11 dicembre. Arrivo all’aeroporto di Tel Aviv. Mi è stato chiesto di collaborare all’animazione di una parte della sessione organizzata quest’anno dall’Ordine per i nostri confratelli francofoni presso il Convento “Stella Maris” di Haifa, la culla del Carmelo. Nell’arco di tre mesi è previsto un percorso di approfondimento biblico ed escursioni nei luoghi più importanti della Terra Santa. Si tratta di un gruppo non troppo numeroso e ben affiatato di francesi, canadesi, malgasci e congolesi, con i quali rileggerò le pagine più importanti dell’Antico Testamento: Abramo, Mosè, Giosuè e Samuele, Davide e Salomone, il profeta Elia saranno i nostri compagni di cammino.
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