Ella ci indica la sua “piccola via” verso Dio, «l’abbandono del piccolo bambino, che si addormenta senza timore tra le braccia di suo padre», perché «Gesù non domanda grandi gesti, ma solo l’abbandono e la riconoscenza» (Scritti autobiografici, Manoscritto B, 1). Purtroppo, però – scriveva allora ma è vero anche oggi – Dio trova «pochi cuori che si abbandonino a lui senza riserve, che comprendano tutta la tenerezza del suo Amore infinito» (ibid.). La giovane santa e Dottore della Chiesa, invece, era esperta nella «scienza dell’Amore» (ibid.) e ci insegna che «la carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, nel non sorprendersi delle loro debolezze, nell’essere edificati anche dai minimi atti di virtù che li si vede praticare»; ci ricorda anche che «la carità non può rimanere chiusa nel fondo del cuore» (Manoscritto C, 12). Chiediamo oggi, tutti insieme, la grazia di un cuore semplice, che crede e vive nella forza mite dell’amore; chiediamo di vivere con la serena e totale fiducia nella misericordia di Dio".
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