E’ accaduto sabato 14 ottobre 2023 (Vigilia della Solennità di S. Madre Teresa di Gesù), alle ore 11, qui, nel Santuario della Madonna delle Laste, a Trento. Un dono di grazia, nonostante la crisi di vocazioni alla vita consacrata nel nostro tempo, dono che si rinnova spesso, in questo luogo benedetto, sede del Noviziato della nostra Provincia religiosa dei Carmelitani Scalzi di Venezia, e in cui anche Fra Matteo ha compiuto il percorso del Postulandato e del Noviziato.
La Celebrazione era presieduta dal P. Provinciale; con lui concelebravano il nuovo P. Maestro di formazione dei Novizi, P. Rosario Bologna, il priore della Comunità di Trento, P. Gianni Bracchi, i confratelli della stessa comunità, alcuni confratelli del convento-Santuario di S. Teresa di Gesù Bambino di Verona-Tombetta; erano concelebranti speciali il fratello di Fra Matteo, Don Luca, e Don Francesco (il parroco che conosceva il nostro neo professo sin da piccolo e la sua famiglia): ambedue sacerdoti della Diocesi di Verona. Fra Matteo era circondato naturalmente dai suoi cari: i genitori Paolo e Silvia, la sorella Suor Maria Francesca, delle Suore Carmelitane di S. Teresa di Firenze, e da Suor Manuela, dello stesso Istituto; dagli zii e da diversi amici del Veronese; i confratelli formandi: 5 studenti di teologia di Brescia con il loro Maestro di Formazione, P. Samuele Donà, e i nostri due aspiranti, Vasyl e Raffaele, residenti attualmente nel convento di Trento. Sono intervenuti alla Festa pure genitori e familiari di alcuni nostri confratelli trentini (di P. Paolo De Carli, di P. Luca e Marco Secchi, di Fra Benedetto Moser, che fra l’altro è stato coordinatore o “cerimoniere” della Celebrazione). L’animazione musicale-canora è stata, come sempre, eccellente, per l’aiuto al raccoglimento e al senso del Mistero presente, con la partecipazione di una buona parte della Corale “Madonna delle Laste”, guidata questa volta dalla Luciana. Hanno partecipato gli amici più stretti, i collaboratori del convento della comunità laicale (come i “santi” padri di famiglia Mauro Dallapè, Reinhold, Franco Moser e altri… che stanno offrendo, gratuitamente, anche in questo mese, tanto del loro tempo e delle loro forze, per il difficile rinnovo degli impianti della complessa cucina conventuale…).
Ha colpito dell’omelia del P. Giuseppe soprattutto il richiamo alla “radice”: il compito che ha affidato e augurato al nostro Matteo, come ad ogni vero Carmelitano, Consacrato o laico, è quello di ritornare sempre a questa Radice, a un rapporto con il Mistero della Persona di Gesù, nel modo più vero, e quindi di condurre, sempre di nuovo, le persone che incontriamo, a un incontro sincero, assolutamente necessario, a una familiarità, con la Santa Umanità di Cristo: è il carisma peculiare del Carmelo.
La festa, dopo l’Eucaristia e il Rito in chiesa è continuata nel grande refettorio del Convento, dove il gruppo di mamme, volontarie affiatate e fedeli (Lorenza, Maria Rosa, Margherita, Bruna, altre… ) avevano preparato ogni ben di Dio per un rinfresco-pranzo abbondante, per tutti gli intervenuti.
Una Festa serena, splendida, in cui si percepiva la contentezza di molte persone che incontravo, o salutavo per la prima volta: perfino gli amici della Corale, che pure già provano e riprovano, qui, di continuo, tanti canti, non erano per nulla stanchi di questo loro “lavoro”: a festa quasi conclusa si sono intrattenuti liberamente, eseguendo con letizia parecchi canoni e brani a più voci, per lodare il Dio meraviglioso di Gesù Cristo che non finisce mai di offrirci sempre nuovi doni e nuove grazie.
Un grazie particolare ai Maestri di Formazione, P. Gianni e P. Rosario, per il percorso compiuto in questi anni con Fra Matteo. Allo stesso candidato che si è lasciato guidare e formare, ed è giunto serenamente e lietamente a questo Giorno.
Auguriamo anche noi al novello Fratello della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, che ha emesso i primi voti: che un giorno diventino definitivi… ; che giunga a quel “felice compimento del cammino oggi iniziato, perché la sua vita si trasformi in un dono perfetto a lode della gloria di Dio”.
A Lui, alla Trinità Santa, da cui viene ogni bene, deve andare la nostra benedizione, la gloria e ogni nostro ringraziamento maggiore, ora e sempre!
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