Ma certo non si è trattato di un sogno personale, un progetto individuale, quanto una vocazione nata nel cuore di "Andriamanitra", il Principe Profumato - come è chiamato Dio in lingua malgascia, come ha ricordato il vescovo ordinante Mons. Gianmarco Busca nella sua stupenda omelia - che col suo profumo ha attratto il giovane Arthur a seguirlo nel Suo Carmelo, Carmelo piantato in Madagascar dai padri della nostra provincia veneta più di cinquant'anni fa. Il profumo di Dio: il profumo di Cristo (2Cor 2,14-15), il medesimo profumo che a suo tempo attrasse Teresina a offrirsi integralmente al Signore come ora ha fatto Arthur nel sacerdozio, a "consacrare a Gesù i vasi delle nostre vite, con i profumi che vi sono racchiusi... E tuttavia che importa che i nostri vasi siano spezzati se Gesù è consolato il mondo è obbligato, suo malgrado, a sentire i profumi che ne esalano e che servono a purificare l'aria avvelenata che non smette di respirare?" (Lettera del 19/8/1984).

Che anche la vita sacerdotale di P. Arthur ora sia questo profumo tanto delicato quanto vittorioso, il profumo di chi dona la vita per dare la vita!

La celebrazione dell'ordinazione, cui hanno partecipatio entusiasti tutti i padri missionari della nostra provincia e altri confratelli e sacerdoti malgasci (Don Simon Jude, P. Claude, P. Victor, P. Andry, P. Solofo) è stata trasmessa online perché potesse essere seguita anche dai paranti di Arthur impossibilitati a venire in Italia ed è possibile vederne la registrazione qui sotto, dopo la galleria di foto dell'ordinazione e della prima messa in santuario.