Egli garantiva di finire per il 24 agosto e infatti la sera di quel sabato consegnava il suo ottimo lavoro, di cui aveva discusso con la comunità i temi. Nel catino dell'abside egli ha raffigurato con toni leggeri e insieme luminosi Cristo Gesù e la Vergine Santa attorniati dai dodici Apostoli collocati nella gloria della Gerusalemme celeste. La città santa, immagine della Chiesa, da cui sgorga l'acqua della vita, ha le classiche porte che avanzano fuori dell'abside e adornano anche le pareti che stanno verso l'aula della chiesa. Con molti preziosi richiami biblico-teologici l'autore si è ispirato principalmente alla tradizione iconografica orientale, per esempio circa le stelle o la mezzaluna (presente prima dell'Islam come richiamo di Maria), non mancando di rappresentare anche elementi della scuola carmelitana (le viti fiorenti, le montagne, lo stemma).
Alla fine della messa delle 18.30 di domenica 25 agosto (presiedeva la celebrazione Mons. Michele Tomasi), il nostro preparatissimo Paolo Orlando spiegava alcuni aspetti del suo lavoro (capolavoro!) e poi avveniva la benedizione e inaugurazione degli affreschi. Nella preghiera della benedizione Mons. Tomasi tra l'altro diceva: "Tu, Signore, ci hai donato il tuo Volto umano dando così nuova dignità a tutti i nostri volti e secondando il nostro bisogno di immagini che Ti ricordino nei tuoi misteri... Noi, Signore, spesso distratti e incapaci di ammirazione per le tue opere nel Creato, sentiamo il bisogno di essere educati alla Bellezza attraverso l'arte che illustri i misteri della tua Redenzione. Vogliamo che l'arte pittorica ci aiuti a migliorare l'arte della nostra preghiera". Dopo la solenne celebrazione si è fatta festa non solo al pittore, ma anche a Mons. Michele Tomasi che circa un mese fa è stato nominato Vescovo di Treviso e sarà consacrato a Bressanone il 14 settembre p.v.
Qui è possibile ascoltare l'omelia di Mons. Tomasi:
Qui è possibile ascoltare la spiegazione di Paolo Orlando: