a cura delle Carmelitane Scalze di Vicenza
150 anni… “un’ora che passa”, avrebbe detto S. Teresa di Gesù Bambino! E, in fondo, per lei lo è stato: una vita breve, un’eternità senza limiti di tempo e di spazio, tutta un percorrere le vie del mondo e delle anime “per fare del bene”, per essere missionaria dell’Amore Misericordioso. S. Teresina è la Patrona del nostro Monastero e ogni anno ci stupiamo nel constatare come davvero “tutti la conoscano e la amino”: il 1°ottobre è un via vai di persone che entrano in Chiesa per salutarla e sperare nell’arrivo di una rosa alla fine della Novena.
E allora, un compleanno così importante, perché non festeggiarlo in un modo diverso? Le idee erano tante, tutte belle… ma se S. Teresa è la Santa dei tempi moderni, perché non essere “moderni” nel celebrarlo? Gli ascensori li avevano già inventati ai suoi tempi; tutto, o quasi tutto, è già stato scoperto. Che fare? Perché non mettere in campo la più moderna delle arti, la settima, il cinema? Con l’aiuto paziente di carissimi amici, abbiamo allora allestito la proiezione del film Thérèse di Alain Cavalier, con lo stile del cineforum. P. Fabio Silvestri, nostro ex Provinciale, si è prestato volentieri e con grande competenza ad introdurre e a concludere il film, spiegando con la sua consueta chiarezza le scene più ostiche e il messaggio veicolato dalle immagini.
Il programma era fatto ed è stato vissuto con gioia: al mattino la S. Messa Solenne presieduta da P. Fabio; la ricreazione passata con il nostro caro fratello, reduce dal Definitorio di Lisieux; e la sera, dopo i II Vespri, la proiezione del film. La partecipazione della gente è stata numerosa e interessata, sia all’Eucarestia che alla proiezione.
E noi? Solo organizzatrici… no! Sorelle in festa per una di noi, per S. Teresa, che ha sempre tanto da dire e da insegnare sul “Buon Dio”. P. Fabio ci ha fatto riflettere sul fatto sorprendente che sia stata l’UNESCO a proporre S. Teresa come personalità da ricordare nell’anniversario della nascita (un “patrimonio dell’umanità” anche lei!) e su come la sua sia stata una candidatura francese, cioè proposta da un Paese che oggi non è certo “schierato” in difesa dei valori cristiani… Ma allora davvero si può riconoscere in Teresa una persona realizzata, capace di attrarre tutti, e quindi esemplare! E dov’era il suo centro di umanità se non nel Volto di Gesù, uomo e Dio, che risplende nel più profondo dell’anima?
Tutto il nostro correre per un rinnovamento di strutture e di stili, Teresina l’ha già superato da un secolo e mezzo, perché i veri cambiamenti partono dal di dentro, dal proprio cuore, per dilagare in tutto ciò che ci circonda e che noi viviamo. Solo andando in profondità si trova l’essenziale e trovando l’essenziale si cambia e tutto ciò che è attorno a te viene trascinato in questa corsa. “Attirami, noi correremo”, scriveva Teresina, pensando ai missionari, suoi fratelli.
Su questo famoso testo teresiano, intrecciato ad altri di sfondo missionario e di appassionato amore alla Parola di Dio, il 2 Ottobre abbiamo invitato i giovani del centro vocazionale della nostra Diocesi, “Ora Decima”, a vivere con noi la loro lectio divina sul Vangelo della domenica successiva. I canti ispirati alle poesie del Dottore dell’amore ci hanno aiutato a leggere la Parola e a darle una concretezza gioiosa, che sempre interpella e suscita domande. A loro si sono aggiunti i seminaristi, i giovani del Pre-teologico, il Mandorlo, quelli in cammino con i Padri Paolini e altri.
Su tutto rimane il sorriso innocente dell’attrice francese che impersonava Teresa ed era al centro del nostro semplice manifesto. Un sorriso di 150 anni fa? Sarà, ma dopo questi incontri, anche le persone si fermavano a guardarla … e a sorridere, complici, con lei.