di Teodolinda Levi
Sabato 19 novembre presso il Convento dei Padri Carmelitani a S. Teresa degli Scalzi in Verona le Comunità OCDS della Provincia Veneta si sono riunite per incontrare il Vicario Generale, P. Agustí Borrell, a conclusione della sua visita pastorale. Il Consiglio Provinciale OCDS, appena avuta comunicazione del calendario della visita generalizia, ha chiesto attraverso il Padre Provinciale, Padre Aldino Cazzago, un incontro di tutte le Comunità con Padre Borrell. La risposta è stata tempestiva e positiva e di questo siamo grati sia al Padre Provinciale che si è fatto subito mediatore della richiesta e sia al Vicario Generale che ha dichiarato prontamente la sua disponibilità. Il programma della giornata prevedeva: il saluto iniziale del Padre Provinciale, la presentazione dell’OCDS Nazionale da parte di Brigida Silvana, Presidente del Coordinamento Interprovinciale d’Italia, la presentazione dell’OCDS della Provincia Veneta da parte della scrivente, in qualità di Presidente Provinciale, e l’intervento di Padre Borrell. A conclusione dell’incontro la concelebrazione eucaristica nella bella Chiesa di S. Teresa degli Scalzi.
Nel saluto Padre Aldino ha richiamato l’importanza della collaborazione fra i Padri e i Secolari, collaborazione che si sta progressivamente consolidando. Ne è prova il fatto che ogni comunicazione da lui inviata ai Padri e alle Monache viene anche inoltrata all’Ordine Secolare attraverso la Presidente Provinciale, proprio in quanto parte di un’unica famiglia. Ricordando poi la lettera che il Santo Padre ha inviato al Vescovo di Avila, in occasione del V° centenario della nascita di S. Teresa, Padre Aldino ha sottolineato due caratteristiche che un Carmelitano deve incarnare per camminare con la Santa Madre: la gioia e l’attenzione al proprio tempo. Brigida Silvana ha messo in evidenza come gli sforzi, a livello nazionale, vanno verso una programmazione comune che vede le diverse Province Italiane lavorare sempre di più insieme e in modo coordinato. Sia a livello nazionale che provinciale, si è messo in rilievo come si stia lavorando nella linea dell’affermazione della nostra identità laicale per diventare sempre più membri attivi e capaci di fermentare la realtà odierna con il messaggio del vangelo, nella convinzione che il carmelitano secolare deve esercitare il suo sacerdozio comune per le strade del mondo vivendo pienamente il suo impegno nel lavoro, in famiglia, in parrocchia, nella più vasta realtà civile e sociale portando ovunque la bellezza del carisma teresiano.
Sono anche stati espressi i problemi che l’OCDS incontra e in particolare la difficoltà di trovare Padri Assistenti disponibili a prendersi cura della Formazione Permanente dei Secolari e le resistenze di alcuni membri legati ancora nostalgicamente al passato e restii ad abbracciare qualsiasi forma di rinnovamento. Padre Agustí ha ascoltato con particolare attenzione rivolgendoci poi parole di apprezzamento per il cammino intrapreso e di incoraggiamento a continuare, ricordandoci che la nostra appartenenza all’Ordine Secolare Carmelitano non è una scelta, ma una risposta ad una chiamata da parte di Dio, una chiamata che parte dal nostro cuore dove Lui ha posto la sua dimora. Vivere in ossequio a Gesù Cristo, come recita la nostra Regola al paragrafo 2, vuol dire accogliere tutto da Lui e fare tutto per Lui, ma sempre in una dimensione comunitaria che si concretizza nell’appartenenza alla Comunità locale, ma anche alla più grande realtà provinciale e nazionale. Vivere la comunione pur nella diversità di esigenze, di situazioni, di identità è un arricchimento reciproco di cui tutta la Famiglia Carmelitana può beneficiare. Il Vicario ha sottolineato infatti come l’Ordine Carmelitano sia formato da tre rami: i Padri, le Monache e i Secolari, forme diverse di vivere lo stesso carisma, ma nell’appartenenza ad un'unica Famiglia e come la diversità sia da accogliere sempre come una un’opportunità di crescita personale ed interiore.
Un’altra puntualizzazione che abbiamo accolto come conferma di lavorare nella giusta direzione è stato l’invito a camminare secondo lo spirito del tempo. Gesù stesso, che fa nuove tutte le cose, ci indica la strada del rinnovamento e dell’adeguamento alla realtà attuale. Dopo l’edificante riflessione del Vicario Generale ha preso la parola il nostro Delegato Provinciale, Padre Aldo Formentin, che ha ribadito la piena appartenenza del Secolare alla Famiglia Carmelitana e il suo posto nella Chiesa alla pari di quello dei Religiosi e delle Religiose. Ha incoraggiato a continuare su questa forma di incontri di tutte le Comunità con i Superiori dell’Ordine proprio per maturare sempre più nella convinzione di essere un corpo unico e unito al Centro dell’Ordine che rappresenta per noi il riferimento per la nostra crescita spirituale e la garanzia di camminare rettamente secondo il carisma teresiano. La S. Messa è stato il nostro grazie al Signore per il dono della nostra vocazione carmelitana e l’offerta della nostra inadeguatezza a viverla santamente. P. Borrell ha ricordato due testimoni di santità: il padre carmelitano polacco San Raffaele di Kalinowski di cui si celebrava la memoria liturgica e P. Maria Eugenio di Gesù Bambino ocd beatificato proprio in quel giorno ad Avignone. A loro, che hanno incontrato “il Dio dei viventi” e che hanno vissuto per Lui come ricordava il Vangelo del giorno (Lc 20, 38), abbiamo chiesto di farsi nostri intercessori presso il Padre affinché l’OCDS diventi sempre più conforme al Suo disegno di Amore.