di P. Stefano Conotter ocd
Nel 2020 ricorrono i 50 anni della proclamazione di Teresa d’Avila come «Dottore della Chiesa», prima donna assieme a Caterina da Siena. In quanto comunità teresiana ci siamo chiesti: come potremmo cogliere questa occasione per approfondire il nostro carisma e far meglio conoscere la nostra fondatrice, a soli cinque anni dalla celebrazione del quinto anniversario della sua nascita? Certamente non si tratta di ripetere le stesse iniziative di cinque anni fa, ma piuttosto di vedere ciò che significa l’attribuzione di questo titolo di “Dottore della Chiesa” alla nostra Madre. Vedo due dimensioni specifiche di questo significato.
Da una parte il dottorato ci invita a far emergere il carattere propriamente magisteriale e teologico del carisma teresiano. È soprattutto questa la dimensione sulla quale siamo invitati a focalizzare la nostra attenzione nel celebrare questo anniversario. Dall’altra l’attribuzione del titolo di “Dottore della Chiesa” è il riconoscimento dell’universalità dello stesso carisma. Quello che Teresa propone deve essere valido per tutti, non riservato ad una élite, ad una categoria di persone; inoltre non è chiuso nel suo tempo, ma attraversa le epoche e deve quindi essere attuale, parlare realmente anche a noi oggi, agli intellettuali come alle persone semplici, ai consacrati come ai laici, agli anziani come ai bambini.
Per questo vorremmo organizzare quest’anno un’école d’oraison - una “scuola di orazione” - nella nostra chiesa di Bruxelles, proposta il più largamente possibile, proprio nell’ambito dei 50 anni del dottorato di Teresa. Ma che cos’è l’école d’oraison? Le origini di questa esperienza sono legate al nome di Henri Caffarel (1903–1996) conosciuto soprattutto come fondatore delle Equipes Notre-Dame. Questo movimento di spiritualità coniugale per tanti versi ha preparato e anticipato la prospettiva in cui il Concilio Vaticano II presenta il matrimonio, in particolare sottolineando la chiamata alla santità propria dei coniugi. In un discorso molto bello che Paolo VI rivolge ai rappresentanti del movimento accompagnati dallo stesso Caffarel, il 4 maggio del 1970, il Papa sintetizza l’intuizione del fondatore con queste parole: In seno alla grande Chiesa, questa piccola chiesa si riconosce allora per ciò che è in verità: una comunità fragile e a volte peccatrice e penitente, ma perdonata, in cammino verso la santità, “nella pace di Dio che supera ogni intelligenza” (Fil 4, 7)[1]. Padre Cafferel, che era stato fra l’altro un figlio spirituale di Monsignor Vladimir Ghika, il principe rumeno innamorato di Dio, sente il bisogno di offrire un luogo per iniziare le persone, e soprattutto le coppie, alla preghiera interiore. Siamo negli stessi anni in cui Teresa è dichiarata Dottore della Chiesa e Caffarel sente che la vita di orazione insegnata magistralmente dalla Santa di Avila deve essere offerta a tutti, in particolare alle coppie. Affinché la coppia e la famiglia diventino veramente un cammino di santità è necessaria per Caffarel una reale vita di orazione. Lascia quindi la direzione delle Equipes Notre-Dame, diffuse ormai in tante parti del mondo, e inizia una scuola di preghiera residenziale nella casa di Troussures, vicino a Parigi. Qui offre dei ritiri di sei giorni, per introdurre nell’esperienza dell’orazione, in un clima favorevole e con un solido insegnamento. Il suo slancio missionario lo spinge però ad allargare gli orizzonti e proporre ad un più grande uditorio il suo insegnamento e la sua esperienza sull’orazione. È così che nascono per esempio le cinque serate sulla preghiera interiore nella grande sala della Mutualité a Parigi davanti a 1500 persone. Queste serate saranno raccolte in un libro - Cinq soirées sur la prière intérieure - ormai diventato un classico della spiritualità. Su questo modello, Caffarel affidò a dei laici il compito di organizzare delle scuole di preghiera un po’ dappertutto in Francia (https://www.ecole-oraison.org/index.php/site2019-liste-ecoles-oraison). “Fate delle scuole di orazione nelle città” diceva alla fine dei sei giorni di ritiro, e a partire dal 1978 Caffarel offre delle sessioni di formazione a dei volontari che faranno partire decine di scuole d’orazione.
Come sono organizzate queste scuole di orazione? Sono previste in genere cinque serate di circa un’ora e mezzo, in cui è previsto un momento di insegnamento, una testimonianza, un momento di domande e un tempo di orazione. I temi delle cinque serate sono i seguenti:
- La scoperta dell’orazione
- Come fare orazione
- Difficoltà dell’orazione
- Orazione e vita
- L’evoluzione dell’orazione: dalla meditazione alla contemplazione.
P. Henri Caffarel si ispirava molto ai maestri del Carmelo e li citava spesso, soprattutto Santa Teresa d’Avila. La pedagogia dell’orazione di P. Caffarel può essere considerata a buon diritto un frutto attuale del magistero teresiano. Ecco perché proporre una “Scuola di orazione” ci sembra un modo appropriato di celebrare i 50 anni del dottorato di Santa Teresa d’Avila, insieme ad altre iniziative, che invitiamo a condividere per ispirarci a vicenda.
[1] Colpisce la sintonia di queste parole con la prospettiva che Papa Francesco offre nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia del 2016, come fa notare Jacques Gauthier nel suo libro: Henri Caffarel, Maître d’oraison, Editions du Cerf, 2017, p. 35-36.