di P. Giacomo Gubert ocd
Scorrendo la lista dei 64 sacerdoti e religiosi che furono beatificati da papa Giovanni Paolo II a Roma il I ottobre 1995 (cfr. Yves Blomme, La déportation des prêtres à Rochefort sous la terreur, Parole et Silence, Parigi, 2017, pp. 195-201), ho notato la presenza di quattro martiri carmelitani (“carmes”, senza ulteriori specificazioni), di cui due “Jacques” (Giacomo): il ben noto Gagnot (in religione Hubert de Saint Claude) e il meno conosciuto Retouret (che, a quanto ci consta, conservò in religione il suo nome di battesimo).
Tre dunque a Rochefort i martiri carmelitani scalzi (come ben specificato nel santino della Postulazione Generale OCD impreziosito dalla riproduzione del bel quadro del nostro fra Serafino Melchiorre) ed uno il “gran carmelitano”, secondo l’espressione francese, o “carmelitano dell’antica osservanza”, come oggi si preferisce dire. Fatta la precisazione, giustizia resa; rimane tuttavia, nella bocca spirituale, un retrogusto amaro, di aver dimenticato cioè – forse per l’affetto che si prova per la perfezione del tre e di quell’immagine dei tre martiri che ricorda tanto la Trasfigurazione, perfetta – uno dei fratelli carmelitani, prediletti, che la nostra sorella Maria, beata Vergine, accolse con tanta tenerezza in quei mesi amari. I nostri confratelli dell'antica osservanza lo ricordano il 26 agosto.
Ripercorriamo allora, con le parole di P. Anthony Cilia, o.carm., la figura del beato Jacques Retouret: “Nacque a Limoges (Francia), il 15 settembre 1746 da una famiglia di commercianti. Fu un giovane serio, amante dei libri e di grandi doti. A quindici anni venne accolto nel convento carmelitano della sua città nativa. Dopo l'ordinazione sacerdotale, il suo carattere fervido e serio attirò l'ammirazione di tanti fedeli, in modo particolare con la sua predicazione. Ma molto spesso non poteva adempiere a tutti i suoi impegni, soprattutto a causa di una cattiva salute che lo tormentò per tutta la vita. La Rivoluzione francese non risparmiò la sua vita. Come la maggior parte del clero P. Jacques rifiutò il giuramento a sostegno di una legge civile approvata unilateralmente, che decretava l'elezione dei vescovi e dei parroci direttamente dal popolo e successivamente approvate dal vescovo o dal Papa. Oltre a questa incriminazione, P. Jacques fu accusato di far parte di un gruppo di emigrati politici che avevano invaso il paese contro i rivoluzionari. Fu arrestato e condannato, insieme a molti altri sacerdoti e religiosi, e costretto all'esilio nella Guinea francese dell'America del Sud. Fu deportato a Rochefort e segregato in una nave prigione. Intanto accadeva che gli inglesi bloccavano la costa francese e impedivano, quindi, la partenza delle navi. Le condizioni dei prigionieri sulle navi erano inimmaginabili: sovraffollamento, fame, malattie, freddo e caldo, odori insopportabili, persecuzioni. P. Jacques Retouret morì a Madame Isle, alcuni miglia lontano da La Rochelle, il 26 agosto 1794 all'età di 48 anni. E' stato beatificato, insieme ad altri 63 sacerdoti e religiosi martiri per le fede, il 1 ottobre 1995 da Giovanni Paolo II”.