Curare la storia tanto dell’Ordine intero quanto delle singole realtà è una saggia preoccupazione che risale alla nostra stessa S. Madre Teresa, come dimostrano le sue lettere e le sue Fondazioni. In questa linea si colloca in questi giorni il lavoro di P. Rodolfo Girardello, del nostro convento di Trento, che dopo tre anni di ricerca arriva a pubblicare I Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta, Edizioni OCD, 2016, pp. 416.
Come egli precisa nella Prefazione, si tratta della storia “degli avvenimenti più importanti che riguardano la Provincia religiosa dei Carmelitani Teresiani, nati nel 1633 dentro i confini dell'allora Repubblica di S. Marco di Venezia”. E’ una storia che non parla solo dei frati, ma anche delle monache e dei terziari di questa Provincia che, inizialmente avviata dalla Provincia Lombarda, è stata eretta come realtà indipendente e a titolo pieno nel 1677, un anno dopo la beatificazione di Giovanni della Croce, scelto come suo patrono.
Si ha qui forse una storia edificante? Se lo chiede lo stesso autore. “Sostanzialmente sì, perché pervasa da una tensione spirituale autentica e spesso alta. Certo non esente da limiti umani inevitabili, presentati senza paure ma anche senza inutili sincerità. In tutto il racconto si evita l'enfasi e anche lo stile scelto, usando un tono forse anche troppo notarile e scabro, badando ad annotare solo fatti e persone, onestamente.”
P. Rodolfo ricorda che già “esiste la Cronistoria dei Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta e Biografie dei religiosi defunti nella medesima, curata con i criteri e lo stile del suo tempo da P. Serafino Lazzari (1862-1944) e stampata a Venezia nel 1935. Ad essa si ispira la prima parte di questo lavoro, in modo però molto sintetico perché l'originale, che mantiene il suo valore, può essere consultato ancora”.
Nel nuovo disegno storico, che P. Rodolfo tenta di inquadrare dentro la grande Storia, si distinguono “tre periodi con tre ritmi di narrazione differenti: 1) dal 1633 al 1896, notizie essenziali e rapide che toccano ben due secoli e mezzo, con rimando a P. Serafino; 2) dal 1896 al 1935, esposizione più dettagliata e personale con al centro la "restaurazione" della Provincia; 3) dal 1935 ad oggi, ricerca e narrazione più puntuale e circostanziata degli ultimi 80 anni rimasti scoperti”.
Nel terzo periodo appunto si riprendono i grandi avvenimenti e si toccano i temi importanti che mostrano la tensione spirituale accennata: temi ricorrenti di triennio in triennio che, nonostante l'aspetto quasi ripetitivo, vengono riportati per mostrare con quale coscienza e consapevolezza la Provincia proceda. I Capitoli e i Superiori Provinciali che si succedono offrono un chiaro filo conduttore e costituiscono una buona lente di ingrandimento.
Decisivo è il fatto che, dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965) e dopo il Capitolo Generale Straordinario (1967-1968) che ha prodotto i Decreti, irrompono con prepotenza problemi, stili e organismi insoliti (Commissioni, Consigli Plenari, Corsi di aggiornamento) che danno un'impronta diversa al mezzo secolo seguente. Per aiutare a cogliere alcune di queste novità, vengono distribuite, nelle nove Parti del racconto, delle "Appendici", in cui risuona la voce tanto dei superiori che della base. Volendo poi mettere in luce non solo le strutture, ma anche le persone e, attraverso queste, la grande varietà di servizi e impegni della Provincia, si propongono dei "Medaglioni" (brevi ritratti) che riguardano alcuni religiosi tra i moltissimi che hanno onorato questa storia.
Il tutto è condotto sulla base di una lunga consultazione delle fonti, che però non vengono citate di volta in volta per non appesantire il racconto. Le più consultate sono gli Atti dei Capitoli provinciali, dei Consigli provinciali e dei Consigli plenari; i testi delle visite canoniche dei PP. Generali e Provinciali e le lettere degli stessi; in più la documentazione varia raccolta in Vita del Carmelo Veneto a partire dal 1954 e le pubblicazioni monografiche di quasi tutti i conventi.
Sfruttando l'archivio provinciale, ma non solo, viene proposta una corposa documentazione fotografica, distribuita lungo il racconto. Inoltre si recuperano non solo i nomi, ma anche le foto di tutti i confratelli defunti dall'anno 1935: volti spesso sconosciuti, che possono accrescere simpatia e riconoscenza.
Come accennato già, non si danno né giudizi né bilanci tranne quelli che emergono dai puri dati. Uno sguardo magari d'insieme su questo o quel grande tema (per esempio, la formazione) è affidato al lettore stesso. “Questa fatica è offerta all'attenzione dei più anziani, che vi riconosceranno tanti elementi già vissuti, ma in particolare alla commovente curiosità dei più giovani, che resteranno probabilmente colpiti da una mentalità e da certi particolari di vita scomparsi da poco”.
Il libro può essere richiesto sia alle Edizioni OCD, via Vitellia 14 - 00152 Roma (tel. 06. 58 123 85), sia ai PP. Carmelitani di vicolo Scalzi 13 - 37122 Verona (tel. 045. 800 37 38).