Sabato 8 e domenica 9 settembre la Provincia veneta ha gioito per la celebrazione di tre professioni: due temporanee a Trento, di F. Alessandro del Nome di Gesù (Futia) e di F. Francesco di Gesù il Nazareno (Alloisio) e una solenne a Brescia, di F. Samuele dell'Annunciazione (Donà). In entrambi i luoghi le chiese sono state gremite di fedeli e confratelli per ringraziare il Signore di questi doni incommensurabili, segno splendido di quella "benevolenza con cui Il Padre guarda i suoi figli di adozione, affinché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna" - come ha ricordato il provinciale P. Aldino citando l'orazione di colletta offerta dalla liturgia.
Se con la professione temporanea dei voti di povertà, castità e obbedienza F. Alessandro e F. Francesco hanno chiesto "a imitazione della Vergine Maria, nostra Madre, di impegnare la vita nell'orazione, nell'azione apostolica e nel servizio della Chiesa per la salvezza degli uomini" - cominciando così ufficialmente il loro cammino nel Carmelo - con la professione solenne F. Samuele ha sigillato per sempre questo cammino con la sua volontà di "aderire generosamente al Signore in un eterno patto d'amore", volontà su cui è stato invocato "lo Spirito di santità perché egli possa adempiere con l'aiuto di Dio ciò che per Suo dono ha promesso con gioia", come recita la solenne formula di consacrazione.
Ma per entrare ancora più a fondo nel significato e nel mistero di una professione religiosa nella famiglia dei Frati Scalzi della beata Vergine Maria del Monte Carmelo, non v'è niente di più toccante delle parole di S. Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, in questa sua preghiera alla Vergine citata da P. Aldino, scritta in preparazione della sua professione perpetua:
"Madre mia, amatissima
Il Signore ha affidato a te i misteri del Regno.
Ha consegnato a te il Corpo mistico.
Il tuo sguardo abbraccia tutti i tempi.
Tu conosci ogni membro del Corpo mistico e i suoi doveri.
Sei tu che lo guidi.
Ti ringrazio per avermi chiamata
ancora prima di sapere che la vocazione viene da te.
Che cosa vuoi fare di me? Non lo so.
Ma considero grazia grande e non meritata
avermi scelta ad essere tuo strumento.
Come docile strumento vorrei abbandonarmi nelle tue mani.
Confido in te: tu puoi rendere utile questo inabile strumento".
Ricordiamo che F. Samuele sarà ordinato diacono, insieme a F. Elia Mifsud (frate maltese ospite della nostra Provincia per gli studi) e ad altri seminaristi diocesani, sabato 15 settembre alle ore 16 nella Cattedrale di Brescia.
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Galleria fotografica della professione di F. Alessandro e F. Francesco a Trento
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